lunedì 28 maggio 2012

Bangkok: paradiso o inferno?



  


Di Bangkok si dice che o la odi o la ami. E forse questo è vero, almeno al primo impatto. Non è una città che lascia indifferenti, nemmeno dal punto di vista più fisico. Il caldo afoso, il caos più totale, gli odori forti ti travolgono letteralmente; e magari dopo poche ore vuoi già scappare a piedi levati, sognando una spiaggia tranquilla a Koh Tao o Koh Phi Phi.
Ma poi decidi di cercare di capire qual'è l'anima della "città degli angeli" e le dai una possibilità.
Così scopri che di anime ne ha davvero tante. 
Poco dopo esserti perso in un mercatino in cui a malapena riesci a passare con fatica tra un groviglio di persone e motorini, ti ritrovi nel silenzio surreale di un piccolo Wat immerso nel profumo dell'incenso.
E mentre aspetti l'Express Boat sulla riva del Chao Praya e seduto di fianco a te c'è un monaco buddista senza scarpe, il pensiero va a quelle giovani ragazze che ballavano seminude, intraviste la sera prima nei locali che affiancano il marcato di Patpong. 
Osservando poi le vetrine di un lussuoso centro commerciale in Silom Road ti vengono in mente le baraccopoli che hai visto dal treno appena qualche chilometro più in là, con i bambini che giocano a pochi metri dal binario.
Non sai se ti piace questa città, ne hai viste tante più belle. Eppure ti affascina e dentro di te ha lasciato qualcosa di forte che nessun'altra città è mai riuscita a trasmetterti...